I Falsi Amici tra Inglese e Italiano: Errori Comuni da Evitare

Imparare una lingua straniera può essere un’esperienza incredibilmente appagante. Ti apre porte verso nuovi mondi, culture, persone. Ma, come ogni viaggio, ci sono degli ostacoli lungo il cammino, e uno dei più subdoli si nasconde proprio sotto il nostro naso: i falsi amici.

I falsi amici sono quelle parole che sembrano familiari nella tua lingua madre, ma che in realtà hanno un significato completamente diverso. Tra italiano e inglese, questi trabocchetti linguistici possono creare fraintendimenti divertenti… o imbarazzanti! È per questo che oggi voglio accompagnarti in un tour tra alcuni dei falsi amici più comuni tra inglese e italiano, con qualche consiglio pratico per evitarli.

1. “Actually” vs. “Attualmente”

Se mai ti è capitato di dire: “Actually, sto lavorando a un nuovo progetto!”, pensando di dire “Attualmente, sto lavorando a un nuovo progetto!”, mi dispiace informarti che hai inciampato in un falso amico!

  • “Actually” significa in realtà o effettivamente, non attualmente.
  • L’equivalente di attualmente in inglese è “currently”.

Esempio:

  • Sbagliato: “Actually, I am working on a new project.”
  • Corretto: “Currently, I am working on a new project.”

2. “Eventually” vs. “Eventualmente”

Questa è una trappola in cui tanti cadono all’inizio. Quando usiamo “eventualmente” in italiano, intendiamo forse o se necessario. In inglese, però, “eventually” significa prima o poi o alla fine.

Ecco la differenza:

  • “Eventually” significa che qualcosa accadrà col tempo, in futuro, prima o poi.
  • “Eventualmente” si traduce meglio con “possibly” o “if necessary”.

Esempio:

  • Sbagliato: “I will eventually help you.” (cioè Ti aiuterò eventualmente… non suona giusto, vero?)
  • Corretto: “I will possibly help you.” (Possibilmente ti aiuterò) oppure “If necessary, I will help you.” (Se necessario, ti aiuterò).

3. “Pretend” vs. “Pretendere”

Questo falso amico è ingannevole, e porta spesso a fraintendimenti piuttosto comici. In inglese, “pretend” significa fingere, non pretendere.

  • Pretendere si traduce con “demand”.
  • “Pretend” è quando fai finta di essere qualcosa che non sei, come nei giochi dei bambini o in situazioni scherzose.

Esempio:

  • Sbagliato: “I pretend you help me.” (Suona come se stessi dicendo “Io fingo che tu mi aiuti”, che ovviamente non è ciò che intendi).
  • Corretto: “I demand you help me.” (Pretendo che tu mi aiuti).

4. “Sympathetic” vs. “Simpatico”

Questo falso amico può causare un bel po’ di confusione. Se descrivi qualcuno come “sympathetic”, stai dicendo che è comprensivo o empatico, non che è simpatico.

  • “Sympathetic” significa che la persona capisce i tuoi sentimenti e ti supporta emotivamente.
  • Se vuoi dire che qualcuno è simpatico, la parola giusta in inglese è “nice” o “likeable”.

Esempio:

  • Sbagliato: “My boss is very sympathetic.” (Non stai dicendo che è simpatico, ma che è comprensivo).
  • Corretto: “My boss is very nice.” (Il mio capo è molto simpatico).

5. “Assist” vs. “Assistere”

Questo è un altro classico esempio di come una parola simile possa avere un significato completamente diverso in inglese. In italiano, “assistere” significa essere presenti a un evento o partecipare, mentre in inglese, “assist” significa aiutare.

  • Se vuoi dire che hai assistito a un concerto, useresti “attend” in inglese.
  • Se invece hai aiutato qualcuno, allora va bene usare “assist”.

Esempio:

  • Sbagliato: “I assisted the concert yesterday.” (Non hai aiutato al concerto!)
  • Corretto: “I attended the concert yesterday.” (Ho assistito al concerto ieri).

6. “Fabric” vs. “Fabbrica”

In italiano, una fabbrica è un luogo dove si producono beni. In inglese, però, “fabric” non ha nulla a che fare con la produzione industriale. Infatti, “fabric” significa tessuto o stoffa.

  • La parola corretta per “fabbrica” in inglese è “factory”.

Esempio:

  • Sbagliato: “This is a big fabric.” (Stai dicendo questo è un grande tessuto).
  • Corretto: “This is a big factory.” (Questa è una grande fabbrica).

7. “Parents” vs. “Parenti”

Attenzione, questo falso amico può facilmente creare fraintendimenti in conversazioni personali. “Parents” in inglese significa genitori, non parenti.

  • Per dire parenti in inglese, la parola giusta è “relatives”.

Esempio:

  • Sbagliato: “I visited my parents in Italy.” (Se intendi dire che hai visitato i tuoi zii, hai appena detto che hai visitato i tuoi genitori).
  • Corretto: “I visited my relatives in Italy.” (Ho visitato i miei parenti in Italia).

8. “Library” vs. “Libreria”

Questo è uno dei falsi amici più comuni. In inglese, “library” non è un negozio dove compri libri, ma una biblioteca, dove li prendi in prestito.

  • Se vuoi parlare di una libreria, userai “bookstore”.

Esempio:

  • Sbagliato: “I bought this book in the library.” (Non hai comprato il libro in biblioteca).
  • Corretto: “I bought this book in the bookstore.” (Ho comprato questo libro in libreria).

9. “Sensible” vs. “Sensibile”

In inglese, “sensible” significa ragionevole o pratico, mentre in italiano, “sensibile” indica qualcuno che è emotivamente delicato o facile da commuovere.

  • Se vuoi dire che qualcuno è emotivamente sensibile, userai “sensitive” in inglese.

Esempio:

  • Sbagliato: “She’s very sensible.” (Stai dicendo che è ragionevole).
  • Corretto: “She’s very sensitive.” (Lei è molto sensibile).

10. “Chef” vs. “Cef”

Questo è un falso amico più sottile. In inglese, “chef” si riferisce a un cuoco professionista che guida una cucina, mentre in italiano, spesso lo usiamo anche per parlare di un semplice cuoco o di chi cucina a casa.

  • La parola italiana chef mantiene lo stesso significato dell’inglese.

Esempio:

  • Sbagliato: “I’m a chef at home.” (Stai dicendo di essere un cuoco professionista a casa).
  • Corretto: “I’m a cook at home.” (Sono un cuoco a casa).

Conclusione: I Falsi Amici Non Sono Nemici (Se Sai Come Gestirli)

I falsi amici tra l’inglese e l’italiano possono essere una delle sfide più divertenti dell’apprendimento della lingua. A volte ti faranno ridere, altre volte ti lasceranno perplesso, ma alla fine ti aiuteranno a diventare più consapevole di come le lingue funzionano e si evolvono. Il segreto per superarli è semplice: non aver paura di sbagliare e fai tesoro di ogni errore. Più ti esponi alla lingua, più questi “falsi amici” diventeranno chiari e, col tempo, imparerai a evitarli senza nemmeno pensarci.

Hai mai fatto uno di questi errori in una conversazione? Raccontaci la tua esperienza! E ricordati, ogni errore è un passo verso la padronanza dell’inglese.