Una nuova avventura con Noki

Il giorno dopo, Noki si svegliò presto, entusiasta di scoprire nuove parole e avventure. Il sole brillava già alto, e le strade di Londra erano piene di persone indaffarate. Mentre camminava lungo il marciapiede, si fermò davanti a una piccola libreria. C’era una vetrina colorata piena di disegni di piante, fiori e frutti.

Mentre osservava, un bambino passò accanto a lui con un libro in mano e indicò un fiore disegnato sulla copertina. “Flower!” disse il bambino, sorridendo. Noki, con i suoi occhi luminosi e curiosi, ripeté subito: “Flower… fiore.”

Noki si avvicinò alla vetrina e cominciò a osservare meglio tutti quei disegni. Vide una mela rossa e subito una voce nella sua testa disse: “Apple… mela,” ripetendo la parola che aveva sentito qualche giorno prima al mercato. Accanto all’”apple” c’era una banana gialla. “Banana,” ripeté Noki con entusiasmo, ricordando il gusto dolce che aveva provato la prima volta che aveva assaggiato quel frutto.

Mentre continuava a esplorare la strada, vide una piccola aiuola con tantissimi fiori. Alcuni erano “yellow” come il sole, altri “red” come le mele, e altri ancora “pink” come… beh, Noki non conosceva ancora la parola per quel colore. Si guardò intorno finché vide una signora anziana che si avvicinava proprio ai fiori rosa. Noki, con il suo sorriso curioso, si avvicinò a lei e indicò i fiori.

La signora sorrise dolcemente. “Ah, these are pink flowers,” disse con voce gentile. “Pink…” Noki ripeté, sorridendo. “Pink… rosa!” Ecco, un’altra parola imparata!

Poco più avanti, Noki arrivò in un piccolo parco giochi. I bambini correvano e ridevano, mentre le loro mamme e papà li osservavano dalle panchine. C’era un bambino con un pallone arancione che correva da una parte all’altra. “Ball! Ball!” gridava felice, mentre cercava di farlo rotolare sempre più lontano. Noki lo guardò con attenzione. “Ball… palla,” disse tra sé e sé, cercando di non dimenticare la nuova parola.

Un altro bambino, vicino a lui, indicò il pallone e gridò: “Orange!” Noki si fermò e osservò il pallone. “Orange… arancione,” disse con un sorrisetto. Aveva imparato un altro colore!

Ma Noki non si fermava. Voleva conoscere tutto, ogni piccolo dettaglio di quel mondo nuovo. Guardava gli alberi e cercava di capire i loro nomi. Mentre camminava, sentiva i passanti parlare di cose semplici: “Hi!” diceva una signora salutando un amico. “Hello,” ripeteva Noki, cercando di ricordare.

E così, tra fiori, frutti, e parole nuove, la giornata di Noki continuava a riempirsi di colori e suoni. Anche se ancora aveva qualche difficoltà a comunicare, sentiva di migliorare ogni giorno un po’ di più. E sapeva che, con ogni nuova parola, il mondo diventava un po’ meno sconosciuto e molto più colorato.