Noki e gli animali del parco

Dopo aver imparato le sue prime parole, Noki si sentiva più sicuro. Aveva capito che ogni suono che i bambini pronunciavano corrispondeva a un oggetto, un colore o un animale. E lui, con la sua curiosità infinita, voleva conoscere tutto!

Quella mattina, il sole splendeva più forte, e Noki decise di esplorare una nuova parte del parco. Camminava tranquillo sull’erba verde, quando vide un uomo con un guinzaglio. Stava portando a passeggio un grosso animale peloso.

“Dog!” esclamò Noki, riconoscendo subito il cane. Ma questo era diverso dal piccolo cagnolino che aveva visto il giorno prima. Era più grande e aveva un pelo folto e marrone. Noki si avvicinò timidamente e l’uomo sorrise. “Yes, this is a big dog,” disse l’uomo. “Big dog,” ripeté Noki con attenzione, memorizzando la parola “grande”.

Continuando la sua passeggiata, Noki vide un’altra creatura, piccola e grigia, che si arrampicava su un albero. Era veloce e agile, e saltava da un ramo all’altro. “It’s a squirrel!” disse una bambina che passava di lì, ridendo. Noki osservò il piccolo animale con stupore. “Squirrel… scoiattolo,” sussurrò, cercando di non dimenticare quel nome buffo.

Poco dopo, si avvicinò a un piccolo laghetto dove alcune persone davano da mangiare a degli uccelli. Questi animali avevano piume bianche e galleggiavano sull’acqua con eleganza. “Duck!” esclamò un bambino, lanciando un pezzo di pane nel lago. Noki guardò con attenzione. “Duck… anatra,” ripeté dolcemente, osservando come i “duck” scivolavano silenziosi sull’acqua.

Man mano che la giornata proseguiva, Noki continuava ad ascoltare e ripetere. Il suo vocabolario cresceva. Oltre agli animali, stava imparando anche altri colori. Mentre camminava accanto a una fila di panchine, notò che una era dipinta di un colore diverso dalle altre.

“That bench is blue!” gridò una bambina, indicando la panchina. Noki si fermò e osservò. “Blue… blu,” disse con un sorriso. Aveva già imparato “yellow” e “green”, e ora conosceva anche “blue”.

Mentre Noki continuava la sua passeggiata, vide un uomo con un grande cappello e una giacca. Stava vendendo dei palloncini. C’erano palloncini di ogni colore: rossi, verdi, gialli e… un palloncino viola attirò subito l’attenzione di Noki. “Purple,” disse una voce gentile vicino a lui. Era una signora che stava comprando un palloncino per suo figlio. “Purple,” ripeté Noki, guardando il palloncino brillante.

Così, camminando tra anatre, scoiattoli e cani, Noki imparava parole nuove ogni giorno. Sapeva che la strada per diventare un esperto della lingua era ancora lunga, ma ogni parola che ripeteva lo avvicinava sempre di più. Le sue orecchie morbide tremavano di felicità ogni volta che una nuova parola entrava nella sua mente curiosa.

La sera, tornò sotto il suo albero preferito, dove poteva guardare il cielo. “Domani,” pensò Noki, “imparerò ancora di più. Chissà quali altri animali e colori scoprirò!” E con questo pensiero dolce e pieno di speranza, si addormentò, sognando cani, uccelli e palloncini colorati che fluttuavano sopra di lui.