Sempre una nuova scoperta!

Il giorno seguente, Noki si svegliò con il cuore leggero e pieno di entusiasmo. Decise di tornare al parco, pronto a scoprire nuove parole e avventure. Mentre si preparava, ripensò a tutte le cose che aveva imparato e non vedeva l’ora di incontrare altri amici e animali.

Appena arrivato al parco, notò che era ancora più vibrante di prima. I fiori sbocciavano in mille colori, e il sole splendeva alto nel cielo. Noki cominciò a camminare lungo il sentiero, e subito sentì un fruscio tra i cespugli. “What’s that?” si chiese, curioso.

Un altro gruppo di bambini stava giocando vicino a un albero. “Ssshh! A squirrel!” sussurrò un bambino. Noki si avvicinò silenziosamente e vide uno scoiattolo che saltellava agile tra i rami. “Squirrel… scoiattolo,” ripeté con un sorriso. Era divertente imparare nomi nuovi, specialmente quando erano così vivaci!

Continuando la sua passeggiata, Noki si imbatté in un piccolo gruppo di persone che stavano alimentando i piccioni. “Pigeon! Pigeon!” gridò uno dei bambini. Noki guardò i piccioni che becchettavano sul pavimento. “Pigeon… piccione,” ripeté, mentre alcuni uccelli si avvicinavano con curiosità.

In quel momento, una dolce melodia si diffondeva nell’aria. Noki seguì il suono e si ritrovò di fronte a un musicista che suonava una chitarra. “Music… musica,” pensò, ascoltando attentamente le note melodiose. I bambini intorno a lui iniziarono a ballare e Noki non poté fare a meno di unirsi a loro, muovendo le sue grandi orecchie a ritmo.

Dopo aver ballato e riso, Noki si sentì stanco e decise di sedersi su un prato soleggiato. Proprio accanto a lui c’era un bel cespuglio pieno di fiori colorati. “Flower… fiore,” mormorò, ammirando la bellezza dei petali delicati. Un bambino si avvicinò e gli disse: “These are daisies!” Indicando i fiori bianchi e gialli. “Daisy… margherita,” ripeté Noki, mentre il bambino sorrideva.

Mentre il pomeriggio avanzava, Noki vide un gruppo di persone che si preparava per un picnic. C’era un grande telo steso sull’erba e tanti piatti colorati. “Food… cibo,” pensò, osservando con attenzione. I bambini stavano ridendo e giocando, condividendo sandwich e frutta. Noki si unì a loro e si sedette su un angolo del telo. Un bambino gli offrì un pezzetto di mela. “Apple! Apple!” esclamò il bambino. “Apple… mela,” rispose Noki, assaporando il dolce frutto.

Dopo il picnic, Noki decise di esplorare la parte del parco che non aveva ancora visto. Mentre si allontanava, vide un piccolo ponte che attraversava un ruscello scintillante. “Bridge… ponte,” pensò, mentre attraversava lentamente, ammirando l’acqua che scorrevano sotto di lui.

Arrivato dall’altra parte, si trovò di fronte a un’area piena di giochi. “Playground… area giochi,” ripeté, eccitato. C’erano scivoli, altalene e un grande castello di legno dove i bambini si arrampicavano e giocavano. Noki si unì a loro, lanciandosi giù dallo scivolo e ridendo di gioia.

Quando il sole cominciò a tramontare, Noki si sedette di nuovo su una panchina, stanco ma felice. Ripensò a tutte le nuove parole che aveva imparato e ai nuovi amici che aveva fatto. Il parco era un posto speciale, pieno di vita e sorprese, e Noki sapeva che c’era ancora tanto da scoprire.

Con un sorriso, chiuse gli occhi e si lasciò avvolgere dai suoni del parco: il cinguettio degli uccelli, le risate dei bambini e il fruscio delle foglie. Non vedeva l’ora di tornare e continuare la sua avventura linguistica il giorno seguente.

E così, il viaggio di Noki nel mondo delle parole continuava, con un cuore aperto e un’anima curiosa.