C’era una volta, tra le stelle più lontane, un piccolo essere di nome Noki. Nessuno sapeva da dove venisse, ma chi lo incontrava non poteva dimenticare i suoi grandi occhi lucenti e curiosi, che sembravano riflettere tutto il cielo. Aveva delle orecchie morbide e grandi, pronte ad ascoltare ogni nuovo suono e ogni piccola storia. E c’era sempre qualcosa di speciale nel suo modo di guardare il mondo, come se tutto fosse una meravigliosa scoperta.
Noki amava viaggiare, e non lo faceva con i piedi per terra come noi. Lui viaggiava con una piccola navicella che brillava come una lucciola tra le stelle. Ogni notte, quando il mondo si addormentava, Noki partiva per una nuova avventura. Non andava mai lontano per scoprire grandi tesori o città famose. No, a Noki piaceva atterrare silenziosamente in piccoli giardini, vicino ai fiori, oppure su spiagge tranquille, dove poteva ascoltare il suono delle onde e soprattutto incontrare nuovi amici.
La cosa che Noki amava di più era conoscere i bambini di ogni città. Non appena li vedeva, si avvicinava con il suo sorriso dolce e la sua voce gentile. “Come si dice ‘amico’ nella tua lingua?”, chiedeva. E i bambini, incuriositi e felici di vedere qualcuno di così speciale, gli insegnavano le loro parole. Noki ascoltava con attenzione, perché sapeva che ogni parola aveva una sua magia. E più parole imparava, più poteva condividerle con il mondo intero.
Ma c’era una magia ancora più grande nelle parole di Noki. Quando un bambino imparava una nuova parola da lui, era come se quella parola diventasse luminosa, come una piccola stella nel cielo. Le parole di Noki non erano solo suoni, erano carezze per il cuore, che facevano sentire i bambini al sicuro e felici.
E così, ogni sera, mentre le stelle brillavano sopra le città, Noki continuava a viaggiare, portando con sé un mondo di parole e sogni. E forse, una notte, se guardi bene fuori dalla finestra, potresti vedere una piccola luce nel cielo. Non sarà una stella, ma Noki, pronto a scoprire nuove parole e condividerle con te.